16/06/2025

Operazioni Straordinarie: Guida Completa agli Strumenti di Riorganizzazione Societaria

A cura del Dott. Marco Scardeoni

Dottore Commercialista e Revisore Contabile

Founder e Managing Partner dello Studio Marco Scardeoni & Partners – Tax, Legal & Labour

Introduzione: Quando l’Azienda Ha Bisogno di Cambiare

Nel mondo imprenditoriale di oggi, le aziende si trovano spesso di fronte alla necessità di riorganizzare le proprie strutture societarie. Che si tratti di espandere il business, ottimizzare la fiscalità, preparare un passaggio generazionale o semplicemente adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato, le operazioni straordinarie rappresentano gli strumenti fondamentali per raggiungere questi obiettivi.

Come consulente di numerose aziende nel corso degli anni, ho potuto constatare quanto sia cruciale comprendere a fondo le diverse opzioni disponibili. Ogni operazione ha le sue peculiarità, i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. La scelta dell’approccio più adatto può fare la differenza tra il successo e il fallimento di un’intera strategia aziendale.

Con le recenti modifiche introdotte dal Decreto Legislativo 192/2024, il panorama normativo si è ulteriormente evoluto, offrendo nuove opportunità ma richiedendo anche una maggiore attenzione nella pianificazione. In questo articolo, esploreremo insieme i principali strumenti di riorganizzazione societaria, analizzando le differenze tra share deal (acquisizione di quote societarie) e asset deal (acquisizione di rami d’azienda), per aiutarvi a orientarvi in questo complesso ma affascinante ambito del diritto societario.

Cessione di Azienda vs Cessione di Partecipazioni: La Prima Grande Scelta

La Cessione di Azienda: Quando Si Compra “Il Motore”

Iniziamo con la cessione di azienda, un’operazione che molti imprenditori considerano quando vogliono acquisire o vendere un’attività operativa. Ma cosa significa esattamente cedere un’azienda?

Il Codice Civile definisce l’azienda come “il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa”. In parole semplici, quando acquistiamo un’azienda, stiamo comprando tutti gli elementi che la compongono: i macchinari, i brevetti, i contratti, l’avviamento, e spesso anche i dipendenti. È come acquistare un’auto completa di motore, carrozzeria e optional.

La cessione di azienda presenta numerosi vantaggi. Innanzitutto si acquisisce immediatamente un’attività operativa; inoltre l’avviamento e le relazioni commerciali vengono trasferite; un altro aspetto positivo è che non si eredita la “storia” fiscale della società; infine offre maggiore flessibilità nella strutturazione dell’operazione.

Tuttavia, questa operazione presenta anche alcuni svantaggi da considerare attentamente. La complessità nella valutazione dei singoli asset rappresenta il primo ostacolo; inoltre sussiste la necessità di verificare tutti i contratti e le posizioni; possono inoltre sorgere problemi con autorizzazioni e licenze; da ultimo, i costi di trasferimento risultano generalmente più elevati.

Dal punto di vista fiscale, la cessione di azienda genera una plusvalenza per il venditore, calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e il costo fiscalmente riconosciuto dei beni. Questa plusvalenza concorre alla formazione del reddito d’impresa, anche se esistono meccanismi di rateizzazione per attenuare l’impatto fiscale.

Per quanto riguarda l’IVA, la cessione di azienda è considerata irrilevante, ma è soggetta a imposta di registro calcolata sul valore venale complessivo dei beni, avviamento compreso.

La Cessione di Partecipazioni: Quando Si Compra “Il Contenitore”

La cessione di partecipazioni, invece, comporta l’acquisizione delle quote o azioni di una società. In questo caso, non acquistiamo direttamente i beni aziendali, ma diventiamo proprietari della società che a sua volta possiede quei beni. È come comprare una scatola senza sapere esattamente cosa c’è dentro, ma con la certezza che tutto quello che contiene diventa nostro.

Questo tipo di operazione presenta diversi aspetti positivi. L’operazione risulta più semplice dal punto di vista contrattuale; si verifica il mantenimento di tutti i rapporti giuridici esistenti; è possibile l’applicazione di regimi fiscali agevolati; infine i costi di trasferimento sono generalmente inferiori.

D’altro canto, esistono alcuni aspetti negativi da valutare. Si ereditano anche eventuali passività nascoste; si ha un minore controllo sui singoli asset; sussiste la necessità di due diligence approfondite; possono verificarsi sorprese post-acquisizione.

La differenza fondamentale sta nel fatto che con la cessione di partecipazioni si acquisisce anche la “storia” della società, con tutti i suoi aspetti positivi e negativi. Per questo motivo, è fondamentale condurre un’accurata due diligence prima di procedere.

Il Conferimento di Partecipazioni: Uno Strumento Strategico

Il conferimento di partecipazioni è spesso utilizzato nelle operazioni di riorganizzazione societaria e rappresenta uno degli strumenti più interessanti dal punto di vista fiscale. Attraverso questa operazione, un soggetto trasferisce le proprie partecipazioni a una società, ricevendo in cambio azioni o quote della società conferitaria.

I Tre Regimi Fiscali del Conferimento

Il sistema fiscale italiano prevede tre diversi regimi per i conferimenti di partecipazioni:

1. Regime Ordinario (Art. 9 TUIR) Nel regime ordinario, il conferimento viene trattato come una vera e propria cessione, con realizzo di eventuali plusvalenze. È il regime meno conveniente dal punto di vista fiscale, ma anche il più semplice da applicare.

2. Regime del Realizzo Controllato (Art. 175 TUIR) Questo regime consente di differire nel tempo l’emersione delle plusvalenze, ma solo per conferimenti di partecipazioni di controllo o collegamento. È particolarmente utile quando si vuole evitare un impatto fiscale immediato.

3. Regime di Neutralità Fiscale (Art. 177 TUIR) È il regime più vantaggioso, in quanto consente di effettuare il conferimento senza alcun realizzo di plusvalenze. Le azioni o quote ricevute vengono valutate in base alla corrispondente quota di patrimonio netto della società conferitaria.

Le novità introdotte dal D.Lgs. 192/2024 hanno ampliato le possibilità di applicazione del regime di neutralità fiscale, consentendo ora di beneficiarne anche nel caso di conferimenti effettuati in società detenute dai familiari del conferente. Questa modifica è particolarmente significativa per i passaggi generazionali, offrendo nuove opportunità di pianificazione fiscale.

Aspetti IVA e di Registro

Dal punto di vista IVA, il conferimento di partecipazioni da parte di un soggetto passivo d’imposta costituisce un’operazione esente ai sensi dell’art. 10, comma 1, n. 4 del DPR 633/1972.

Per l’imposta di registro, tutti i conferimenti di partecipazioni sono soggetti a registrazione in termine fisso con un’imposta fissa di 200 euro, indipendentemente dal valore delle partecipazioni conferite.

La Scissione Parziale: Dividere per Crescere

La scissione parziale è uno strumento particolarmente versatile che consente di separare specifiche attività o asset da una società, trasferendoli a una o più società beneficiarie. A differenza della scissione totale, che comporta l’estinzione della società scissa, nella scissione parziale la società originaria continua a esistere.

Quando Utilizzare la Scissione Parziale

La scissione parziale è ideale in diverse situazioni. Prima di tutto nella separazione di business differenti: quando un’azienda opera in settori diversi e si vuole creare una struttura più focalizzata, la scissione permette di separare le varie linee di business in società dedicate; inoltre nell’ottimizzazione fiscale: attraverso la scissione è possibile ottimizzare il carico fiscale, allocando i diversi redditi in base alle specifiche esigenze; anche nella preparazione alla cessione: se si vuole vendere solo una parte dell’attività, la scissione consente di isolare gli asset da cedere in una società dedicata; infine nella riorganizzazione del gruppo: la scissione facilita la riorganizzazione delle strutture di gruppo, consentendo una migliore allocazione delle risorse.

Vantaggi Fiscali della Scissione

La scissione gode di un regime di neutralità fiscale molto vantaggioso. I passaggi di beni in dipendenza di scissioni non sono considerati cessioni di beni o prestazioni di servizi, risultando quindi:

• Neutrali ai fini delle imposte dirette: Non si realizzano plusvalenze o minusvalenze

• Fuori campo IVA: Non si applica l’IVA per carenza del requisito oggettivo

• Agevolate per l’imposta di registro: Si applicano imposte fisse molto contenute

Questa neutralità fiscale rende la scissione uno strumento estremamente efficace per le operazioni di riorganizzazione, purché vengano rispettate le condizioni previste dalla normativa.

Il Leveraged Buy Out: Acquisire con Debito Intelligente

Il Leveraged Buy Out (LBO) rappresenta una delle tecniche più sofisticate per l’acquisizione di aziende. Questa operazione consente di acquisire una società utilizzando principalmente debito, garantito dagli asset e dai flussi di cassa della società stessa che si intende acquisire.

Come Funziona un LBO

Il meccanismo è relativamente semplice nella sua concezione, ma complesso nella sua realizzazione. Inizialmente il gruppo acquirente costituisce una NewCo (nuova società) dedicata all’operazione; successivamente la NewCo ottiene un finanziamento bancario per l’acquisizione; con i fondi ottenuti, la NewCo acquisisce la società target; in seguito, la NewCo si fonde con la società acquisita; infine il debito viene rimborsato utilizzando i flussi di cassa generati dalla società acquisita.

Il LBO presenta aspetti positivi e negativi che devono essere attentamente valutati. Tra i vantaggi troviamo la possibilità di acquisire società di valore elevato con capitale limitato; l’effetto leva che amplifica i rendimenti; l’ottimizzazione fiscale attraverso la deducibilità degli interessi passivi; il mantenimento del management esistente.

I rischi da considerare comprendono l’elevato livello di indebitamento; la dipendenza dai flussi di cassa della target; le possibili difficoltà in caso di crisi economica; la complessità operativa e normativa.

Il LBO richiede una due diligence particolarmente approfondita, in quanto il successo dell’operazione dipende interamente dalla capacità della società acquisita di generare flussi di cassa sufficienti al rimborso del debito.

Aspetti Normativi del LBO

Il Codice Civile, all’art. 2501-bis, prevede una disciplina specifica per il LBO, che richiede una relazione dell’organo amministrativo che illustri le ragioni economiche dell’operazione; la predisposizione di un piano economico-finanziario che dimostri la sostenibilità dell’indebitamento; specifiche garanzie per la tutela dei creditori.

Fusioni: L’Unione Fa la Forza

Le operazioni di fusione rappresentano uno degli strumenti più utilizzati per la crescita esterna e la riorganizzazione societaria. Attraverso la fusione, due o più società si uniscono dando vita a un unico soggetto giuridico.

Tipologie di Fusione

Fusione per incorporazione: Una società (incorporante) assorbe una o più società (incorporate), che si estinguono trasferendo il loro patrimonio all’incorporante.

Fusione propria: Due o più società si estinguono dando vita a una società completamente nuova.

Vantaggi della Fusione

Le fusioni offrono numerosi vantaggi strategici che le rendono particolarmente attraenti per le operazioni di riorganizzazione. Le sinergie operative permettono l’eliminazione di duplicazioni e l’ottimizzazione dei processi; le economie di scala consentono la riduzione dei costi unitari attraverso volumi maggiori; la diversificazione offre accesso a nuovi mercati o prodotti; l’ottimizzazione fiscale permette la compensazione di perdite fiscali e l’ottimizzazione del carico tributario.

Regime Fiscale delle Fusioni

Le fusioni godono di un regime di neutralità fiscale molto favorevole che comprende diversi aspetti: non si realizzano plusvalenze o minusvalenze; i valori fiscali si trasferiscono alla società risultante; esiste la possibilità di utilizzare le perdite fiscali delle società fuse; si ha l’esenzione da IVA per il trasferimento dei beni.

Questo regime di favore è giustificato dal fatto che la fusione rappresenta una mera riorganizzazione giuridica, senza sostanziali modifiche nella struttura economica dell’attività.

Confronto Strategico: Quale Strumento Scegliere?

La scelta dello strumento più adatto dipende da numerosi fattori che devono essere attentamente valutati:

La scelta dello strumento più adatto dipende da numerosi fattori che devono essere attentamente valutati. Occorre innanzitutto definire gli obiettivi strategici: cosa si vuole raggiungere con l’operazione?; bisogna analizzare la situazione fiscale: qual è la posizione fiscale dei soggetti coinvolti?; è necessario valutare la complessità operativa: quanto tempo e risorse si possono dedicare all’operazione?; si devono considerare i costi: quali sono i costi diretti e indiretti dell’operazione?; infine bisogna valutare i rischi: quali rischi si è disposti ad assumere?

Matrice di Scelta

Per le acquisizioni di business operativi, la scelta si orienta generalmente verso la cessione di azienda quando si vuole acquisire solo l’attività senza la “storia” societaria; mentre si preferisce la cessione di partecipazioni quando si accetta di ereditare anche le passività in cambio di semplicità operativa.

Nelle riorganizzazioni interne, il conferimento è ideale quando si vuole creare una holding o riorganizzare le partecipazioni; la scissione è preferibile quando si vuole separare business diversi o preparare cessioni parziali; la fusione è consigliata quando si vuole semplificare la struttura societaria ed ottenere sinergie.

Per la crescita esterna, il LBO è indicato quando si hanno capitali limitati ma buone prospettive di cash flow; la fusione è consigliabile quando si vuole una completa integrazione con sinergie operative.

Aspetti Pratici e Consigli Operativi

La Due Diligence: Fondamentale in Ogni Operazione

Indipendentemente dal tipo di operazione scelta, la due diligence rappresenta un passaggio fondamentale. Questa analisi approfondita deve coprire diversi ambiti essenziali: gli aspetti legali con la verifica della struttura societaria, dei contratti e delle autorizzazioni; gli aspetti fiscali attraverso l’analisi della posizione tributaria e di eventuali contenziosi; gli aspetti finanziari mediante la valutazione della situazione patrimoniale e finanziaria; gli aspetti operativi con l’analisi del business, del mercato e della concorrenza.

L’Importanza della Pianificazione Fiscale

Ogni operazione straordinaria ha implicazioni fiscali significative che richiedono un’attenta pianificazione. È fondamentale valutare l’impatto fiscale ex ante; considerare alternative strutturali; pianificare i tempi dell’operazione; verificare la sussistenza dei requisiti per i regimi agevolati.

Comunicazione e Change Management

Le operazioni straordinarie hanno sempre un impatto significativo sull’organizzazione e richiedono un’attenta gestione del cambiamento. È importante comunicare tempestivamente con i dipendenti; gestire le resistenze al cambiamento; mantenere la continuità operativa; coinvolgere il management nella pianificazione.

Novità Normative: Il D.Lgs. 192/2024

Il recente Decreto Legislativo 192/2024 ha introdotto importanti novità nel campo delle operazioni straordinarie, in particolare per quanto riguarda i conferimenti di partecipazioni.

Principali Modifiche

Estensione del regime di neutralità: Il regime dell’art. 177 TUIR è ora applicabile anche ai conferimenti in società detenute da familiari, ampliando significativamente le possibilità di pianificazione nei passaggi generazionali.

Nuovi requisiti per le holding: Sono stati introdotti criteri più stringenti per l’applicazione del regime agevolato quando si conferiscono partecipazioni in holding, con un approccio “look through” che guarda alle partecipazioni sottostanti.

Maggiore flessibilità operativa: Le modifiche consentono una maggiore flessibilità nella strutturazione delle operazioni, pur mantenendo requisiti sostanziali rigorosi.

Impatti Pratici

Queste modifiche aprono nuove opportunità, specialmente in tre ambiti principali: nei passaggi generazionali con maggiori possibilità di coinvolgere i familiari nelle operazioni; nelle riorganizzazioni di gruppo con più flessibilità nella strutturazione delle holding; nella pianificazione fiscale attraverso nuovi strumenti per l’ottimizzazione del carico tributario.

Considerazioni Finali: L’Arte della Scelta

Le operazioni straordinarie rappresentano uno degli aspetti più affascinanti e complessi del diritto societario e della consulenza aziendale. Come ho potuto constatare in anni di esperienza professionale, non esiste una soluzione universale: ogni situazione richiede un’analisi specifica e una strategia su misura.

La chiave del successo sta nella capacità di integrare competenze diverse: giuridiche, fiscali, economiche e strategiche. Solo attraverso un approccio multidisciplinare è possibile individuare la soluzione ottimale per ogni specifica esigenza.

I Principi Guida

Nel corso della mia attività professionale, ho identificato alcuni principi guida che ritengo fondamentali:

Chiarezza degli obiettivi: Prima di scegliere lo strumento, bisogna avere ben chiari gli obiettivi da raggiungere.

Valutazione olistica: Non bisogna mai limitarsi agli aspetti fiscali, ma considerare tutti gli impatti dell’operazione.

Flessibilità: Il mercato e la normativa evolvono continuamente; è importante mantenere sempre una certa flessibilità strategica.

Professionalità: Le operazioni straordinarie richiedono competenze specifiche; è fondamentale affidarsi a professionisti qualificati.

Guardando al Futuro

Il panorama delle operazioni straordinarie continua a evolversi, spinto dall’innovazione tecnologica, dai cambiamenti normativi e dalle nuove esigenze del mercato. Le recenti modifiche normative, come quelle introdotte dal D.Lgs. 192/2024, dimostrano come il legislatore stia cercando di adeguare gli strumenti normativi alle esigenze concrete degli operatori.

In questo contesto in continua evoluzione, la formazione continua e l’aggiornamento professionale diventano elementi imprescindibili per chiunque operi in questo settore. Solo mantenendo alta l’attenzione sulle novità normative e sulle best practice internazionali è possibile offrire ai propri clienti un servizio di consulenza all’altezza delle loro aspettative.

Un Invito alla Riflessione

Concludendo questa analisi, voglio sottolineare come le operazioni straordinarie non siano mai fine a se stesse, ma rappresentino sempre strumenti per raggiungere obiettivi strategici più ampi. La domanda che ogni imprenditore e ogni professionista dovrebbe porsi non è tanto “quale operazione fare”, ma piuttosto “cosa voglio ottenere e quale strumento mi aiuta meglio a raggiungerlo”.

In un mercato sempre più competitivo e dinamico, la capacità di utilizzare efficacemente gli strumenti di riorganizzazione societaria può rappresentare un vantaggio competitivo decisivo. Ma per farlo, è necessario conoscerli a fondo, comprenderne le implicazioni e saperli utilizzare nel momento giusto e nel modo corretto.

 

Per approfondimenti su operazioni straordinarie specifiche o per valutare la strategia più adatta alla vostra situazione aziendale, il team di Marco Scardeoni & Partners è a disposizione per consulenze personalizzate. La nostra esperienza pluriennale nel settore ci consente di accompagnarvi in ogni fase del processo, dalla pianificazione strategica alla realizzazione operativa.

Le informazioni contenute in questo articolo hanno carattere generale e non sostituiscono la consulenza professionale specifica per situazioni particolari. Si raccomanda sempre di consultare un professionista qualificato prima di intraprendere qualsiasi operazione straordinaria.

 

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