13/04/2025

Ottimizzazione delle Scissioni Societarie: La Corretta Gestione delle Posizioni Soggettive

A cura del Dott. Marco Scardeoni

Dottore Commercialista e Revisore Contabile

Founder e Managing Partner dello Studio Marco Scardeoni & Partners – Tax, Legal & Labour

Introduzione: La Scissione come Strumento Strategico

Nel panorama delle operazioni di riorganizzazione aziendale, la scissione societaria rappresenta uno strumento di straordinaria rilevanza strategica, particolarmente utile per l’ottimizzazione patrimoniale e la gestione efficace del passaggio generazionale. Tuttavia, la sua implementazione richiede un’attenta analisi degli aspetti fiscali, in particolare nella ripartizione delle cosiddette “posizioni soggettive” tra la società scissa e le beneficiarie.

La Sfida del Riparto Patrimoniale

Uno degli aspetti più delicati nella pianificazione di un’operazione di scissione riguarda la distribuzione delle attività e passività tra le società coinvolte. Il valore effettivo degli elementi patrimoniali trasferiti può essere significativamente influenzato dalle posizioni fiscali ad essi associate.

Consideriamo, ad esempio, una società immobiliare proprietaria di due immobili con identico valore di mercato ma differente costo fiscale. La semplice suddivisione degli immobili tra scissa e beneficiaria non produrrebbe due entità di pari valore, poiché una delle due si troverebbe gravata da una plusvalenza fiscale latente superiore, rappresentando di fatto una passività potenziale che ne riduce il valore complessivo.

Chiarimenti Recenti: La Risposta a Interpello n. 82/2025

Una recente risposta a interpello dell’Agenzia delle Entrate (n. 82 del 27 marzo 2025) ha fornito importanti chiarimenti su cosa debba intendersi per “posizioni soggettive” e su come queste debbano essere ripartite nelle operazioni di scissione.

Cosa Sono (e Cosa Non Sono) le Posizioni Soggettive

Nel 2002, l’Amministrazione finanziaria aveva definito le posizioni soggettive come “ogni situazione giuridica attiva e passiva generata dalla normativa sulle imposte dirette”, includendo erroneamente in tale definizione anche i crediti e i debiti d’imposta. Questa impostazione è stata successivamente rettificata con le risposte a interpello 635/2020 e 589/2022.

È fondamentale comprendere che una posizione soggettiva rappresenta un diritto o un obbligo di natura tributaria, ma non può mai identificarsi con un elemento patrimoniale. Di conseguenza, crediti e debiti d’imposta non sono posizioni soggettive, ma elementi patrimoniali a tutti gli effetti.

La risposta a interpello 82/2025 ha confermato definitivamente questa interpretazione, ribadendo la libera destinabilità dei crediti d’imposta secondo quanto previsto dal progetto di scissione, in quanto elementi patrimoniali e non posizioni soggettive.

I Criteri di Ripartizione delle Posizioni Soggettive

L’articolo 173, comma 4, del TUIR stabilisce che le posizioni soggettive sono attribuite alle società beneficiarie e, in caso di scissione parziale, alla società scissa, in proporzione alle rispettive quote del patrimonio netto contabile trasferite o rimaste. Tuttavia, questa regola generale subisce un’eccezione quando le posizioni soggettive sono specificamente connesse, individualmente o per insiemi, agli elementi del patrimonio scisso: in tal caso, seguono questi elementi presso i rispettivi titolari.

Possiamo quindi classificare le posizioni soggettive in tre categorie:

1 Posizioni connesse specificamente a singoli elementi del patrimonio scisso

2 Posizioni connesse per insiemi ad elementi del patrimonio scisso

3 Posizioni non connesse ad elementi del patrimonio scisso

È importante sottolineare che, per essere considerate “connesse”, le posizioni soggettive devono essere correlate a poste contabili dello stato patrimoniale, e non a voci del conto economico. Di conseguenza, tutte le posizioni soggettive derivanti dalla rilevanza fiscale di componenti reddituali o dalla determinazione del reddito imponibile, non essendo correlate a poste dello stato patrimoniale, sono prive di connessione e seguono il criterio proporzionale.

Implicazioni Pratiche per la Pianificazione della Scissione

Questi principi hanno rilevanti implicazioni pratiche nella strutturazione di un’operazione di scissione:

1 Libertà allocativa degli elementi patrimoniali: Il progetto di scissione può liberamente determinare la destinazione degli elementi patrimoniali, inclusi i crediti d’imposta.

2 Attenzione alle plusvalenze latenti: È necessario considerare attentamente il differente carico fiscale potenziale degli elementi patrimoniali da trasferire, per evitare squilibri di valore tra le società risultanti.

3 Pianificazione delle posizioni soggettive: Le posizioni soggettive connesse seguiranno automaticamente gli elementi patrimoniali a cui sono correlate, mentre quelle non connesse saranno ripartite proporzionalmente.

Conclusioni

La corretta comprensione e gestione delle posizioni soggettive rappresenta un aspetto cruciale nella pianificazione di un’operazione di scissione. L’evoluzione interpretativa dell’Amministrazione finanziaria ha portato a una maggiore chiarezza su questi temi, offrendo agli operatori del settore strumenti più precisi per strutturare efficacemente le operazioni di riorganizzazione societaria.

La nostra esperienza presso Marco Scardeoni & Partners ci insegna che una pianificazione fiscale accurata, basata su una solida comprensione di questi principi, può trasformare la scissione societaria da semplice strumento giuridico a potente leva strategica per l’ottimizzazione patrimoniale e la creazione di valore per i clienti.

 

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