12/05/2025

La Nuova Disciplina delle Riorganizzazioni Aziendali: Un’Analisi delle Recenti Novità Introdotte dal D.Lgs. 192/2024

A cura del Dott. Marco Scardeoni

Dottore Commercialista e Revisore Contabile

Founder e Managing Partner dello Studio Marco Scardeoni & Partners – Tax, Legal & Labour

La “Riforma dell’Irpef/Ires” attuata dal Decreto Legislativo 13 dicembre 2024, n. 192, ha apportato modifiche sostanziali alla disciplina fiscale delle operazioni straordinarie in regime di neutralità fiscale, introducendo chiarimenti normativi che risolvono criticità interpretative di lungo corso.
La Questione dell’Avviamento Pregresso nei Conferimenti d’Azienda
Il legislatore ha finalmente chiarito una questione che aveva generato ampie controversie dottrinali e prassi amministrative contrastanti. L’articolo 17, comma 1, lettera b) del D.Lgs. 192/2024 modifica l’articolo 176 del TUIR, stabilendo che nell’ambito di conferimenti d’azienda tra soggetti residenti, il conferitario subentra nella posizione del conferente “compreso il valore dell’avviamento”.
La Circolare Ministeriale 8/2010, che aveva negato la possibilità per l’avviamento pregresso (derivante da precedenti acquisizioni) di transitare alla società conferitaria, aveva creato un’anomalia rispetto alla ratio della neutralità fiscale. L’Agenzia sosteneva che tale avviamento dovesse rimanere nella contabilità del conferente, proseguendo nel suo ammortamento senza soluzione di continuità, mentre nella conferitaria poteva transitare solo l’eventuale nuovo avviamento generato dall’azienda conferita.
La modifica normativa, applicabile agli atti di conferimento effettuati a decorrere dal 31 dicembre 2024, risolve definitivamente tale problematica, permettendo al conferente di trasferire l’avviamento pregresso nell’ambito dell’azienda conferita e alla conferitaria di proseguire nell’ammortamento precedentemente effettuato dal conferente senza soluzione di continuità.
Evoluzione della Disciplina dei Conferimenti e Scambi di Partecipazioni
L’articolo 17 del D.Lgs. 192/2024 apporta modifiche significative all’articolo 177 del TUIR, risolvendo questioni interpretative che avevano generato orientamenti non uniformi da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Per quanto concerne i conferimenti di partecipazioni di controllo, è stata eliminata la clausola che subordinava l’applicazione del “realizzo controllato” alla presenza di un obbligo legale o di un vincolo statutario nell’incremento della partecipazione di maggioranza. Questa modifica risponde alle necessità di eliminare censure comunitarie e permette di usufruire del regime di neutralità fiscale anche per incrementi volontari del controllo.
Particolarmente rilevante è l’introduzione della disciplina fiscale per i conferimenti minusvalenti di partecipazioni non PEX. Il legislatore ha stabilito che la minusvalenza deducibile debba essere determinata confrontando la minusvalenza contabile con quella effettiva, calcolata secondo il valore normale ex articolo 9 del TUIR mediante perizia. La deduzione è limitata all’importo minore tra i due valori, garantendo così una valutazione più oggettiva delle minusvalenze effettive.
Il Nuovo Istituto della Scissione mediante Scorporo
L’articolo 16 del D.Lgs. 192/2024 introduce nell’articolo 173 del TUIR la disciplina fiscale della scissione mediante scorporo, già disciplinata civilisticamente dall’articolo 2506.1 del Codice Civile. Tale operazione consente alla società scissa di trasferire parte del patrimonio attivo e passivo a una o più società beneficiarie in cambio dell’attribuzione di titoli o quote delle società beneficiarie alla società scissa.
La normativa fiscale stabilisce che alla scissione con scorporo si applicano tutte le disposizioni relative alla scissione ordinaria, con alcune eccezioni motivate dalla particolare natura dell’operazione, che vede la scissa divenire socio unico della beneficiaria.
La disciplina prevede trattamenti differenziati a seconda della natura dei beni oggetto di scorporo; se lo scorporo riguarda un’azienda, le partecipazioni ricevute dalla scissa mantengono la loro classificazione contabile; se riguarda partecipazioni PEX, le nuove partecipazioni conservano il periodo di possesso; se riguarda altri beni, le partecipazioni ricevute sono ammesse al regime PEX solo quando maturano i relativi requisiti.
Implicazioni Operative e Fiscali
Le nuove disposizioni comportano importanti implicazioni per la pianificazione fiscale delle operazioni straordinarie. Per i conferimenti d’azienda, la possibilità di trasferire l’avviamento pregresso elimina distorsioni che penalizzavano irragionevolmente le operazioni di riorganizzazione aziendale.
La disciplina dei conferimenti di partecipazioni, con particolare riferimento ai conferimenti minusvalenti, introduce criteri oggettivi per la determinazione della deducibilità, richiedendo un’attenta valutazione del valore normale delle partecipazioni conferite.
Per le scissioni con scorporo, la nuova disciplina offre strumenti flessibili per la riorganizzazione aziendale, pur richiedendo un’attenta pianificazione per ottimizzare gli effetti fiscali, particolarmente in relazione alla composizione del patrimonio netto e al trattamento delle riserve fiscali.
Conclusioni
Il D.Lgs. 192/2024 rappresenta un intervento normativo significativo che, chiarendo aspetti controversi e introducendo nuovi istituti, offre maggiore certezza giuridica nelle operazioni di riorganizzazione aziendale. Tuttavia, richiede un’approfondita analisi caso per caso per massimizzare i benefici fiscali e garantire la conformità alle nuove disposizioni.
 
 

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